Kiwi - storia, produzione, commercio

Il kiwi è un frutto di provenienza asiatica, originario della Cina meridionale dove si coltivava circa 700 anni fa ed era considerato una prelibatezza per gli imperatori cinesi, il cui uso era di tipo alimentare ma anche ornamentale.
All'inizio del 1800 il frutto del kiwi arrivò in Inghilterra e nel 1900 si diffuse attraverso coltivazioni intensive in Nuova Zelanda, luogo in cui la pianta ha trovato un ambiente piuttosto favorevole; secondo alcuni autori infatti il frutto è chiamato kiwi poiché derivante dall’omonimo uccello tipico appunto della Nuova Zelanda.
Alla fine del 1900 il kiwi si diffuse anche in Europa; in Italia arrivò solo alla fine del XX secolo, ma ebbe un grande successo; ad oggi, soprattutto grazie alle coltivazioni di kiwi venete, piemontesi e laziali, il nostro paese risulta essere tra i primi Paesi produttori ed esportatori mondiali di kiwi (assieme a Cina e Nuova Zelanda).
Il kiwi viene raccolto tra settembre ed ottobre ed è commercializzabile sul mercato ortofrutticolo da novembre ad aprile circa, anche se è possibile ritrovarlo sui banchi del mercato ortofrutticolo per tutto l'anno, grazie anche ai moderni metodi di conservazione.
Il kiwi è un frutto esotico (più precisamente una "bacca") prodotto da un genere di "liane" tipiche dell'Asia orientale, le Actinida (della famiglia Actinidiaceae), ed in particolar modo dalla Actinidia deliciosa, sebbene numerose tipologie di questo frutto siano prodotte da altre cultivar o da altre specie di piante come l'Actinidia kolomikta o l'Actinidia arguta ed Actinidia chinensis.
Il kiwi è notoriamente il frutto di questa pianta: la sua polpa è color verde smeraldo, molto succosa, zuccherina, leggermente acidula e racchiude dei piccoli semi di colore nero, commestibili, che sono disposti intorno alla parte centrale del frutto di colore giallo chiaro. 
La buccia è fine, di colore marrone e leggermente pelosa; pur essendo commestibile generalmente viene tolta prima di consumare il frutto.
Si tratta di un frutto dall’apporto calorico molto basso, pari circa a 44 Kcal per 100 grammi di prodotto: esso è infatti costituito da circa l'84% di acqua, il 9% di carboidrati e da pochissime tracce di grassi e proteine.
Il frutto del kiwi ha un sapore acidulo, sugoso e rinfrescante: è possibile mangiarlo tagliandolo a metà e scavandolo con un cucchiaino, allo stesso modo di un gelato, oppure a fette sottili con l'aggiunta di limone e zucchero (per addolcirlo), od ancora nella macedonia di frutta o a pezzetti freschi sugli spiedini di frutta. Un kiwi può rappresentare anche un frutto da consumare a colazione, aggiunto al muesli o allo yogurt, poiché ha proprietà lassative.
Il kiwi può essere inoltre impiegato per la preparazione di crostate, sorbetti, gelati o ghiaccioli alla frutta salutari. 
I kiwi, oltre al tradizionale scopo alimentare, possono essere utilizzati anche nella preparazione di trattamenti di bellezza, come maschere per il viso al kiwi; dai semi di kiwi, inoltre, viene estratto un olio idratante ed emolliente, utile per rendere la pelle più luminosa ed in caso di eczema o psoriasi.
Nonostante la buccia di numerose varietà di kiwi si presenti pelosa, è in realtà possibile mangiarla poiché non è nociva: è sufficiente lavarla bene e strofinarla, soprattutto se si tratta di un frutto biologico.
La pianta del kiwi (Actinidia chinensis) è una pianta arborea con rami rampicanti, che raggiunge anche i 10 metri di altezza; le foglie sono cuoriformi, semplici, alterne, con il picciolo ricoperto di peluria, mentre i fiori sono di forma tondeggiante, color crema, da cui si sviluppano successivamente i noti frutti ovali, conosciuti propriamente come kiwi, con la deliziosa polpa verde, ricoperti da una peluria marrone. E' una pianta dioica, ossia i fiori maschili e quelli femminili si trovano su piante differenti, quindi, per ottenere i frutti dalle piante femminili vanno coltivate anche le piante maschili. La pianta del kiwi in generale necessita di parecchia acqua: essa si adatta favorevolmente ad ogni clima e tollera sia il caldo estremo sia i rigori del gelo. I frutti, cioè i cosiddetti kiwi, però, temono le gelate autunnali, mentre i germogli di questa pianta temono i freddi primaverili. 
Le piante di kiwi impiegano da 3 a 8 anni per iniziare a fruttificare e richiedono un clima mite e temperato, con temperature comprese tra 5 e 25 °C. Il kiwi può essere coltivato anche a temperatura più basse, ma in questo caso i raccolti sono più scarsi. La pianta del kiwi è particolarmente sensibile al vento: essendo inoltre un arbusto lianoso, è consigliabile allevarlo su di un supporto, come nel caso della vite. Le piante dei kiwi non vanno poste troppo in profondità e il colletto d’innesto deve rimanere al di sopra del livello del suolo. La coltivazione del kiwi deve pertanto avvenire su di un terreno sciolto, profondo, ricco di sostanza organica e a pH neutro. 
A temperatura ambiente il kiwi dura circa 5 giorni mentre, se riposto in frigorifero e conservato in un sacchetto di plastica, il kiwi ha una durata maggiore. 
Se si vuole accelerare la maturazione del kiwi è possibile riporre il frutto di fianco a mele, banane o pere. 
L'ambiente lavorativo inoltre, in cui avviene il processo di selezione, calibrazione e confezionamento del kiwi per la successiva distribuzione di kiwi, deve essere libero da etilene e gas che ne accelerano irrimediabilmente la maturazione.
Il kiwi è un frutto dalle straordinarie qualità benefiche: esso è un frutto molto "ricco" e si utilizza con duttilità in diversi tipi di regimi alimentari; si tratta infatti di un frutto ricco di vitamina C (85mg/100gr), potassio, vitamina E, rame, ferro e fibre. Il kiwi rende inoltre la pelle più elastica e riduce le rughe, grazie alle vitamine antiossidanti che contrastano i segni del tempo, uccidendo i radicali liberi.
Dal punto di vista salutistico, il kiwi diminuisce i trigliceridi nel sangue, protegge gengive e denti, giova alla salute dell'occhio mantenendolo giovane, ed è consigliato anche per coloro che hanno problemi di digestione, aiutando il lavoro dell'intestino. Il kiwi inoltre contrasta anche l'accumulo di placche nelle arterie.
Grazie all'elevato apporto di acqua, di antiossidanti e di potassio conferisce una buona applicabilità nella dieta dello sportivo e dell'iperteso. 
Oltre alla vitamina C, il kiwi contiene vitamina E, utile per proteggere il nostro corpo dalle conseguenze dell'invecchiamento dei tessuti. 
Il kiwi è considerato infine un alimento benefico al fine di proteggere l'organismo da malattie come il cancro e per la protezione del DNA.

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